jueves, 18 de enero de 2018

CINA ABBASSA IL RATING AGLI USA. COME RISPONDERA TRUMP?

DAGONG GLOBAL CREDIT RATING, società cinese di rating, ha tagliato la valutazione del debito americano da A- a BBB+.  
....una valutazione da un punto di osservazione comune a vari settori della società italiana

Antonio de Martini ...La Cina è un gigante commerciale e un nano militare dotato di armi nucleari. Può difendersi con efficacia, ma non può attaccare un avversario ben attrezzato, ne difendere le proprie rotte commerciali. E’ quindi un colosso dai piedi di argilla. I formidabili risultati commerciali ottenuti nel mondo l’hanno messa in grado di essere anche un gigante finanziario. Detiene
circa il 20% del pubblico risparmio americano e , dopo aver abbreviato la durata degli acquisti di bond USA, adesso indica che gli interessi prodotti sono insoddisfacenti e che la creatività politica trova le strade per soverchiare un avversario.

Dopo i contratti approvati con la Germania e con la Russia, la Cina si è schierata dalla parte dei paesi che dispongono di una cospicua riserva di oro a copertura della propria valuta.La vera guerra mondiale comincia da qui. Nessuno vuole disarcionare qualcuno. La Cina vuole solo un ritorno dei suoi investimenti e mettere in luce che esiste una differenza tra la carta stampata e l’oro.

Il Presidente  della Dagong Global,  Guan Jianzhong, lo diceva fin dal luglio 2016 ( al Forum economico di Pietroburgo) : ” Actually  credit ratings are largely politically biased Dagong is only considering the debt repaying capacity of the central government. In western countries , they use the credit rating as a tool to protect their own profits, their own interest”. Hanno avuto un anno e mezzo di tempo per capire e accettare un nuovo ospite al banchetto.  Hanno perso al loro stesso gioco.

COSA ACCADRA’ 
La reazione USA è per ora quella di adottare la strategia dello struzzo. Ho tentato invano di mettere on line la notizia e così pure Giorgio Vitangeli col quale mi sono consultato. Vedremo entro i prossimi giorni se Trump è veramente matto e allora reagirà con la flotta e la minaccia nucleare, oppure è sano di mente e dovrà prendere atto del fatto che non ha vie di uscita onorevoli se non trattare con la Cina e i suoi partners. Accettare la politica economica della Angela Merkel ( che si è sempre preparata a questo momento).

Il feudatario che alla maniera del Conte Max (De Sica senior) diceva al droghiere di mettere in conto e non pagava mai, ha trovato il bottegaio che ha indicato il cartello sospeso sopra la cassa : “qui facciamo credito solo a novantenni accompagnati dai genitori”. Ora il feudatario reagirà facendo l’offeso o cercando credito altrove? I maggior produttori di oro al mondo sono il Sud Africa e la Russia. La vedo male per Zuma.

Quale possa essere un terreno di compromesso tra il gigante commerciale e quello militare, lo vedremo nei prossimi giorni. Mi aspetto che la contropartita, se negozieranno, potrebbe essere in parte finanziaria e in parte politico-militare. L’Unione Europea uscirà vittoriosa comunque perchè sia l’Italia che la Francia e la Germania hanno mantenuto, con sacrificio, il controllo sulle proprie riserve auree.

Ora più che mai diventa imperativo per noi italiani tornare in possesso della Riserva Aurea Nazionale ( anche quella detenuta all’estero) che non appartiene alle ex  Banche di interesse nazionale( avventatamente privatizzate da Giuliano Amato)  o a Bankitalia che sono TUTTE  intestazioni fiduciarie.  Tutti i governatori alle assemblee di Bankitalia hanno sempre detto e scritto che i presenti erano ” Partecipanti” non azionisti.

L’oro della riserva appartiene al popolo italiano.  Vediamoci a fine maggio davanti alla Banca d’Italia in via Nazionale.  Se vogliono il nostro oro, avranno il nostro  piombo.

Testo integrale qui

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